9 SETTIMANE E 1/2

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:


Una volta c'era un etichetta che si chiamava Totò alle prese con i dischi ora dovrei cambiare nome alla mia etichetta e chiamarla paolo alle prese coi tedeschi.

Vorrei, se l'editore di questo giornale o il curatore di questo sito sarà così cortese da darmene la possibilità, narrare a tutti gli appassionati di musica le incredibili avventure occorsemi nel tentativo di far stampare un disco.

Tutto è cominciato quando, un anno fa circa, ho deciso che dovevo trovare il coraggio di compiere il grande passo e rompere ogni indugio.

Era tempo, anzi l'ultimo tempo possibile, per lanciarsi nell'editoria musicale ed aprire una piccola etichetta indie dedicata alla buona musica.

Festeggerò tra pochi mesi i 30 anni dalla mia prima trasmissione radiofonica, tutti passati ascoltando e facendo ascoltare musica indipendente ed underground, ho prodotto in passato alcune antologie dedicate alla scena musicale della mia città e ora che tutti danno in estinzione non tanto il cd piuttosto del vinile bensì il concetto stesso che uno la musica la possa conservare, collezionare e magari riascoltare a distanza di anni, ora io decido di pubblicare musica perché ne rimanga memoria.

In principio ho cominciato con un progetto dedicato alla musica elettronica bresciana contemporanea , quasi a dare continuità a quelle antologie che fotografavano lo status qualitativo dell'arte in questa città , poi ho restaurato una cassetta edita nel 1987 che raccoglieva il meglio degli anni caldi allora appena terminati della new-wave e post-punk locale.

Per entrambe le cose mi sono limitato a fare una stampa masterizzata presso ditte specializzate per poi provvedere personalmente al packaging.

Nel selezionare il materiale elettronico mi ero imbattuto in una giovane ragazza di origine ungherese che univa ad una voce incantevole un mix musicale a mezzavia tra folk e sperimentazione elettronica; fu facile decidere che lei sarebbe stata la mia prima uscita "importante".

Alla DIGICON ag-de arrivai dopo vari preventivi consigliato da un amico che fa anche lui il discografico da alcuni anni e che pare stampi da loro senza avere avuto alcun tipo di problema ( gli auguro di non averne neppure in futuro, toccando ferro).

Il primo approccio fu cordiale e non mi stupì una discreta rigidità nella conoscenza della lingua inglese ( del resto il mio di inglese l'ho appreso nel sud di londra e farebbe impazzire ed inorridire qualsiasi insegnante madrelingua).

In quel momento mi trovavo ad avere qualche problema col grafico e dopo la fase preliminare confermando l'ordine chiesi se era possibile mettere in programma la stampa per un determinato giorno accorciando i tempi d'attesa previsti per la lavorazione.

Fu in quella fase che mi feci inviare le specifiche di stampa dei lucidi, quel materiale cioè che serviva al grafico per preparare le lastre di stampa.

La settimana successiva spedii per posta prioritaria lucidi e master del mio futuro cd ignorando che da lì sarebbe cominciata un epopea che ha messo il mio fragile equilibrio psichico a dura prova.

Avevo anche inviato una mail all'ufficio con cui avevo parlato chiedendo di essere avvertito dell'arrivo della merce.

Il giovedì mattino preoccupato per non avere ricevuto notizie a 4 giorni dalla mia spedizione telefonai. La prima sorpresa fu che Mr G. mi dicesse con estremo candore che il materiale era arrivato, la seconda che mi dicesse che la lavorazione non era ancora iniziata dato che non avevo ancora compilato il contratto, cosa che sottintendeva con mio enorme sbigottimento che la tempistica che pensavo d'aver concordato per la stampa non era mai stata recepita dal suddetto individuo e che avrei dovuto aspettare ancora due settimane lavorative prima di ricevere i dischi.

Riflettendo su cosa potessi avere sbagliato e/o su come fosse successo l'errore non riuscivo a non pensare che quell'uomo aveva avuto sulla scrivania la mia merce per due giorni e non si era minimamente preoccupato di telefonare per primo.

Bisogna anche aggiungere che negli uffici della Digicon sembra facciano pause molto lunghe e orari molto particolari, poiché stando al centralino risulta molto difficile trovare gli impiegati.

Solo il Lunedì della settimana successiva riuscii a trovare un fax per spedire il contratto e solo il martedì riuscii a parlare con Mr G. per avere conferma che fosse arrivato.

La settimana 3 comincia con vari tentativi di parlare con Mr G. tra cui uno in cui ebbi la netta sensazione che qualcuno riattaccasse il telefono dopo,forse, avermi riconosciuto e naturalmente altrettante mail di invito a contattarmi e/o aggiornarmi, e finisce con la scoperta che Mr G. è partito per le ferie e nessuno sa nulla del mio lavoro.

La quarta settimana sembra abbia trovato qualcuno non più reperibile ma sicuramente più disponibile ad interessarsi al mio caso umano se non che a metà settimana emerge un inquietante problema: per il computer tedesco il numero di Partita IVA da me fornito non corrisponde all'indirizzo ( ma in italia non v'è alcuna corrispondenza tra numero ed indirizzo/sede legale).

Vani i tentativi di far entrare il concetto nella germanica testa sono costretto a recuperare presso il locale ufficio Iva una carta attestante la mia posizione per poi inviarla al solerte funzionario: tempo necessario Un'altra settimana.

Nel corso della querelle specifico più volte anche per iscritto che loro sono in possesso di DUE distinti indirizzi, uno per la consegna ed uno come sede legale della ditta.

All'inizio della sesta settimana sembra sia tutto a posto se non per un piccolo trascurabile particolare : I tedeschi non stampano se prima non vedono i soldi.

Questo porta via una metà della settimana anche perché misteriosamente mentre il mio fax mi da una corretta conferma d'invio ( della ricevuta di versamento) il loro per ben due volte non riceve nulla ( misteri incomprensibili della tecnologia).

Il giovedì mi arriva un primo messaggio che mi chiede i File della copertina ( la stampa sopra il cd fisico), immediata e sbigottita la mia reazione. Voi avete i lucidi; sono forse sbagliati ? Perché questo errore non mi è stato comunicato al ricevimento della merce?

Non si tratta d'errore del grafico ma di nuove procedure di stampa; questa la risposta. Il problema non riguarda comunque la custodia ed il libretto che sono già in lavorazione

La settima settimana, ricevuto il file, ricevo un nuovo messaggio che riguarda confezione e libretto.

Esasperato impiego due giorni a riuscire a parlare con qualcuno. La prima versione è che stavolta si tratta di errore nella composizione della grafica ma alla richiesta di spiegazioni mi si dice che il procedimento di stampa avviene fuori dai loro stabilimenti e che loro non sono in grado di dare spiegazioni. Ormai fumante per la rabbia, unita al caldo dell'estate, esigo spiegazioni e quando sono sul punto di perdere il controllo, dopo che mi hanno inviato il numero di telefono della ditta che si occupa per loro della stampa grafica, pretendo a buon diritto che siano loro a raccogliere queste informazioni. A quel punto, forse per scusarsi, forse per soprassedere, ammettono che è stato un errore loro non comunicarmi che i nuovi standard produttivi automatizzano la stampa escludendo l'utilizzo di lastre e lucidi.

Come dire Te lo doveva dire Mr G., all'inizio, ma si vede che s'è sbagliato.

E' ormai l'ottava settimana, riesco ad ottenere una mail scritta che dice che i CD saranno spediti il Lunedì, avevo chiesto che per rimediare ai tanti errori facessero una spedizione espressa ma nella mail non se ne fa cenno.

Beh penso il sabato Angela Kinczly suonerà ad un importante manifestazione, anche con una spedizione normale in 4 o 5 giorni arriveranno.

Mi infilo sotto la doccia e lascio scivolar via calore e rabbia.

Il giovedì non arriva nulla ed immediatamente invio una mail e provo a telefonare.

Al telefono si negano con vari pretesti ma mi garantiscono una risposta scritta.

Che arriva in breve tempo ma dice solo che i pacchi sono stati spediti e arriveranno venerdi o lunedì.

Vano ogni tentativo di richiamarli per avere nome e numero di corriere e per far fare loro delle ricerche.

Naturalmente sarebbe troppo facile pensare che il lunedì successivo (settimana 9) io abbia ricevuto il tutto. Ci sono voluti ancora due giorni e qualche telefonata per appurare che la spedizione era stata fatta all'indirizzo legale della ditta ( quello che sostenevano non esistere) e non all'indirizzo di consegna che avevo specificato su tutti i documenti.

Naturalmente i cd erano arrivati già il venerdi ( anche se UPS garantisce le consegne internazionali in 3 giorni e quindi sono partiti il mercoledì e non lunedì come promessomi) e naturalmente noi abbiamo fatto il nostro importante concerto senza CD.

Sono state le 9 settimana più stressanti della mia vita non perché questa sia stata l'eperienza più devastante che abbia vissuto ma perché in ogni momento sembrava si fossero risolti i problemi e poi si ripiombava nell'incertezza.

Spero di non avervi annoiato con le mie disavventure e spero che alla fine della lettura vi venga la curiosità di ascoltare il lavoro di una artista che ha richiesto tanta fatica per venire alla luce.

Fra poco il disco di Angela Kinczly sarà disponibile anche nei negozi per ora potete accontentarvi di quello che troverete su Myspace a nome dell'artista o di Kandinsky records.

Adesso finalmente siamo in ballo e allora Let's dance