CORNUTI E MAZZIATI

I concorsi, questi sconosciuti.

Decine - ma che dico, CENTINAIA - di artisti, quando sottopongono il loro materiale alle etichette discografiche, ostentano orgogliosamente nella loro bio la vittoria al concorso Axe For Music o la semifinale delle selezioni dell'Heineken Jammin Contest, per non dire di quanti dichiarano di essere stati "i primi degli esclusi" alle selezioni per Castrocaro, Musicultura e persino Sanremo.

Francamente non riesco a capire la fascinazione del tutto nostrana verso i concorsi. Sarà forse a causa dell'influenza della tv contemporanea, che promette celebrità facile a fronte di scarso lavoro e scarsissimo talento. Oppure sarà semplicemente che da noi i concorsi e le gare sono sempre andati di moda. Ovviamente per favorire tutti, tranne gli artisti.

I vecchi lupi di mare dello show-business hanno capito molto bene questo andazzo. Ad esempio, pur di partecipare a un reality un imberbe sconosciuto utilizzerà in molti casi vari tipi di professionisti: fotografi, stylists, agenti e così via. Tutta gente che nella stragrande maggioranza dei casi si assicura lauti guadagni ben prima che gli sconosciuti diventino famosi.

Nel music business cambia la forma, ma la sostanza è la stessa. Attorno ai concorsi si aggirano intere specie di imbonitori e truffatori. Si qualificano come "produttori", "discografici" o più genericamente come "impresari". Si presentano generalmente con una certa enfasi. Si riempiono la bocca di conoscenze e si vantano di collaborazioni altisonanti. Sostengono di poter dare una svolta alla vostra carriera, di poter migliorare la vostra vita. Ma nella stragrande maggioranza dei casi miglioreranno solo la loro.

Per questi personaggi i concorsi sono terra di conquista. Si avvicinano gli artisti dopo averli visti esibirsi, e la loro strategia si articola in due fasi: elogiare e promettere. Sembrano proprio dei veri amiconi. Dicono di avere amici "nell'ambiente": in discografia, tra i media. Ottenere autografi su contratti impossibili in cambio di aria fritta è la loro specialità.

Occorre controllare sempre di chi si tratta. Anche quando è un vero professionista bisogna metterlo alla prova. Porgli domande, chiamarlo al confronto. Per firmare un contratto occorre fiducia reciproca. Facendo domande si desidera solo essere rassicurati su quella fiducia. E' normale e perfettamente legittimo.

Purtroppo gli artisti si lasciano elogiare e conquistare dalle promesse con grande facilità. Per questo cadono in questo genere di tranelli sin troppo spesso, anche se un recente sondaggio di Libero sembra testimoniare una maggior consapevolezza da parte degli addetti ai lavori.

Curiosamente, questo sondaggio ci rivela anche che il 50% delle persone a cui è stato chiesto cosa pensassero dei concorsi musicali ha risposto: "sono una truffa".

Ma perchè ?
Come vengono raggirati gli artisti in queste manifestazioni ?

Mi duole dirvi che le maniere sono praticamente infinite. Certi faccendieri sono talmente bravi da poter ricavare soldi dalla vostra attività a vostra insaputa e senza ipoteticamente crearvi un danno. In pratica, sono molto semplicemente degli arraffoni.

Prendiamo ad esempio una specie molto diffusa: gli arraffoni-camaleonte. Sono molto comuni tra tutte quelle aziende che organizzano concorsi mettendo in palio premi come la registrazione di un disco, l'esibizione ad un festival, la realizzazione di un videoclip, l'assunzione di un ufficio stampa, e quant'altro. Apparentemente, una pacchia. Guardiamo questi benefattori che ci danno l'opportunità di suonare davanti a migliaia di persone o di incidere l'agognato cd, e per noi sono come degli eroi. Dei filantropi.

Si, certo.

Confidando nell'ignoranza generale che regna sul settore, questi mecenati senza portafoglio convincono svariate categorie di finanziatori (amministrazioni comunali, province, regioni, fondazioni, grandi aziende) a farsi assegnare lauti budgets, per poi risparmiare il più possibile sui "premi" promessi agli artisti. E certe volte dei premi non si vede neppure l'ombra. In fondo i piccoli artisti che possono fare ? Andare dall'avvocato ? Dal canto loro i finanziatori, una volta ottenuta la loro bella pubblicità e rinfrescata l'immagine, se ne lavano regolarmente le mani. E gli organizzatori la fanno tranquillamente franca.

Ci sono altre preoccupanti categorie. Menzionarle tutte è impresa ardua. Oggi però voglio parlarvi di quella particolare categoria di arraffoni che non si accontentano di ingannare gli artisti. Persone che per iscrivere gli artisti ad un concorso pretendono addirittura di APPROPRIARSI della loro musica.

Ho incollato qui sotto una mail di un concorso indetto da BACKLINE COMMUNITY. Leggetela bene. Ad un certo punto dice molto candidamente:

"Il materiale non sarà restituito e resterà di proprietà della Backline
SURL che lo utilizzerà liberamente come meglio riterrà opportuno per
le finalità proprie del concorso e delle relative applicazioni
commerciali."

Il che, secondo il mio legale, significa che possono disporre di tale materiale a proprio piacimento, in perpetuo, e soprattutto SENZA RICONOSCERE AI REALI TITOLARI DEI DIRITTI, ovvero agli artisti, ALCUN COMPENSO.

E per perpetrare questo furto, hanno persino l'ardire di farsi pagare 150 € come "quota d'iscrizione" !

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CONCORSO "THE BEST LIVE SET" - IN PALIO ABLETON SAMPLER

Ableton è orgogliosa di presentare la prima di una serie di iniziative
legate alla Community Backline per gli utenti della community e non
solo.

Inviate il vostro Live Set come Live 6 Live Pack. Se siete gia´
iscritti alla Community Backline, in palio 1 Ableton Sampler, lo
strumento addizionale di Live 6, che permette di gestire ed editare la
libreria di campioni per la produzione o le performance dal vivo.
Tutti coloro che non sono utenti della Community Backline, portranno
vincere 1 accesso alla community e quindi il richiestissimo manuale
in italiano.

Dal primo Maggio 2007 fino al 30 Giugno 2007 potrete inviare il vostro
Live Set. Per farlo andate sulla community

http://www.backlinecommunity.it/tbl/

La dimensione del Live Set non deve essere superiore a 20MB.

Qui sotto le istruzioni per creare il Live Pack:
Per inviare il Live Set dovete exportalo come Live Pack, seguendo
questa procedura eseguire "Collect and Save" dal Menu file in Live 6
e salvare il progetto con tutte le clips e samples utilizzati;
successivamente entrare in "Manage Files..." sempre dal Menu file e
richiamare la funzione "Manage Project" e nella sezione "Packing"
eseguire il comando "Create Live Pack".

Il materiale non sarà restituito e resterà di proprietà della Backline
SURL che lo utilizzerà liberamente come meglio riterrà opportuno per
le finalità proprie del concorso e delle relative applicazioni
commerciali.

Per informazioni visitate il sito www.backlinecommunity.it/ableton o
inviate un e-mail a support@backlinecommunity.it

Claudia Weidner
Ableton

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Uomo avvisato, mezzo salvato.

Continueremo a rendere pubbliche tutte le amenità che ci saranno segnalate.

Nel frattempo, per evitare di far sapere ai discografici che vi siete fatti rubare i soldi prima ancora di iniziare una vera e propria carriera, perchè non togliere le menzioni ai concorsi dalle vostre biografie ?

Non è una buona idea incoraggiarli...