AWARDS AD PERSONAM

Sembrerebbero confermati gli appuntamenti chiave della “Settimana della Musica” che l’agenzia Friends&Partners di Ferdinando Salzano (alias il Ricucci del music business) organizzerà tra l’8 e il 15 giugno prossimi in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, la Provincia di Roma e il Comune di Milano.

Perciò il prossimo 6 giugno, all’Auditorium Conciliazione di Roma, si partirà con una serata ad effetto intitolata ai presunti “Music Awards”. Serata che - quattro giorni dopo - sarà trasmessa su Italia 1. Non vediamo già l'ora...

Il Music Award verrà presentato da Ambra Angiolini ed Enrico Ruggeri. Nell’occasione verranno premiati i dischi che - nel periodo compreso tra il gennaio 2006 e il maggio 2007 - hanno conseguito vendite superiori alle 150 mila copie.

Insomma, i soliti noti. Del resto, sono degli Awards...

Ma il trucco ? Ovviamente c'è, ed è davvero notevole. Perchè la certificazione del venduto, infatti, non sarà di competenza di arbitri super partes. Per determinare quali siano stati gli artisti capaci di raggiungere tale soglia nell'arco di tempo illustrato (ma basteranno per riempire un intero programma televisivo ?) si ricorrerà quindi a un geniale e inconfutabile metodo: l'AUTOCERTIFICAZIONE.

Ma come ???

Naturalmente la cosa suscita numerose perplessità. Perciò qui ci voleva un colpo di genio. E difatti, "a scanso di equivoci", nessuna delle tre principali organizzazioni di categoria dei discografici (FIMI, AFI e PMI) è stata coinvolta a qualche titolo nell’organizzazione dell'evento ! Insomma, i nostri singolari Music Awards non sono certificati dall'industria, perciò nessuno potrà influenzarne l'esito...

...eccetto Friends & Partners, ovviamente.

A livello ufficiale sembra proprio che l'industria del disco sia stata tagliata fuori. Insomma, per una volta tutti gli animali sono uguali ? Solo sulla carta. Perchè a conti fatti, invece, certi animali sono sempre più uguali degli altri.

Dice il presidente FIMI, Enzo Mazza, “Noi siamo stati informati da parte dell’organizzazione, ma ci teniamo a sottolineare una volta di più che questi non sono gli Italian Music Awards promossi dall’industria. Detto questo, e nel momento in cui persiste una totale disattenzione istituzionale nei confronti del nostro settore, un evento-vetrina che presenta al pubblico i gioielli della musica italiana è il benvenuto." Ma l'autocertificazione ? "Date le dimensioni del mercato, la soglia delle 150 mila copie dovrebbe mettere al riparo da imbarazzi e sorprese”, chiosa Mazza.

La FIMI, insomma, nasconde la mano ma sostanzialmente dà il proprio beneplacito. Si affretta a distinguere tra gli Italian Music Awards "dell'industria" e i Music Awards di Friends & Partners, ma persino l'utilizzo di un brand praticamente identico a quello lanciato, in maniera assai fallimentare, dalla FIMI stessa non sembra destare in Mazza alcuna preoccupazione.

Ed è logico che non se ne preoccupi, dal momento che gli artisti che saranno premiati sono nella stragrande maggioranza sotto contratto con etichette rappresentate dalla FIMI. Sarà per questo che proprio la FIMI sia stata l'UNICA associazione di categoria a essere stata contattata da Friends&Partners ? Chissà.

Ma cosa ne pensano le altre ? Sentiamo i loro commenti:

Luigi Barion, presidente AFI: “Mi sembra assurdo che nessuno ci abbia reso partecipi della cosa, considerando anche il fatto che da alcuni anni le associazioni si muovono di comune accordo su tutte le iniziative più importanti. Mi sembra che gli organizzatori siano partiti col piede sbagliato”.

Mario Limongelli, presidente di PMI: “Premesso che tutte le grandi manifestazioni a carattere musicale sono gradite e benvenute, per noi gli Awards restano un’altra cosa, e mi spiace che se ne strumentalizzi il nome senza che siano stati predisposti gli opportuni meccanismi di tutela e certificazione, academy e quant’altro: con tutto il rispetto per chi la fa, l’autocertificazione delle vendite lascia il tempo che trova, ed è brutto e antipatico ricorrere a metodi del genere”.

Nessuno, però, sembra notare la cosa più importante: ovvero che Friends & Partners, in quanto management e booking agent di numerosi artisti italiani, si trovi in una posizione di chiaro conflitto di interessi, essendo allo stesso tempo organizzatore e potenziale beneficiario dell'evento.

In questo Paese a pensar male ci si azzecca al 99%. Per puro scrupolo, vogliamo comunque fare una verifica ? D'accordo. Allora vi elenchiamo qui sotto il nutrito cast artistico della Friends & Partners:

Biagio Antonacci
Luca Carboni
Cesare Cremonini
Elisa
Claudio Baglioni
Riccardo Cocciante
Alex Britti
Niccolò Fabi
Pino Daniele
Neffa
Gianluca Grignani
Antonello Venditti
Fiorella Mannoia
Raf
Francesco De Gregori
Zucchero
Neffa
Francesco Renga

Vogliamo vedere quanti di questi artisti si autoassegneranno un bel Music Award ?
E di quanto varierà il loro cachet, una volta ritirato il "premio" in televisione ?

Nelle parole di un compianto caposaldo della storia della musica italiana: chi vivrà vedrà.

Non perdetevi le prossime puntate di Musicopoli !